Da Abadeh ad Arabesco
A
Tappeti Abadeh
Tappeti Abadeh vengono annodati dagli anni ’50 circa nell’omonima località di Abadeh, città dell’Iran situata tra Isfahan e Shiraz, sede di nuclei sedentarizzati di etnia Qashqai. Nei tappeti annodati ad Abadeh, i disegni geometrici sono molto minuti, solitamente su fondo rosso, di cui il più noto è soggetto “hebatlu” molto simile a quello degli Yalameh, dei Qashqai e dei Kashkuli. I tappeti Abadeh di nuova produzione sono tappeti molto robusti, specie quelli di migliore qualità perchè sono anche annodati più finemente. Tappeti Abadeh di vecchia manifattura erano ovviamente molto più belli come al solito, ma se ne trovano piuttosto pochi, in questi esemplari si nota subito quanto erano migliori di quelli annodati attualmente
Abi
In persiano vuol dire colore azzurro.
Abrash
Sono screziature o variazioni di colore del vello solitamente a fasce orizzontali. Di solito succede usando lane provenienti da diversi bagni di una stessa tintura, oppure nelle quali il colore non è stato fissato allo stesso modo e non ha quindi la stessa stabilità. All’inizio, cioè finché si sta annodando il tappeto, non ci sono differenze, ma con gli anni si arriva a variazioni di tonalità anche notevoli.
La presenza di abrash in un tappeto non ne modifica sostanzialmente il valore. In alcuni tappeti ne migliora l’effetto estetico ed il fascino, ma soprattutto ne certifica l’origine. Ma attenzione, in alcuni tappeti prodotti attualmente, vengono fatti apposta dei finti abrash per creare l’effetto dei tappeti di un tempo. Ovviamente un occhio un po’ allenato vede che non sono naturali. Esempi di abrash interessanti si trovano nel Kuba Perepedil Antico dove si vede nella testata una zona con nodi rossi e nel Bakshaish Antico nel quale gli abrash del campo conferiscono al tappeto un maggiore fascino. Nelle immagini sotto due esempi di tappeti con abrash: un antico e rarissimo Heriz annodato tutto in seta ed un gabbeh persiano, il tappeto tribale usato un tempo come materasso dai nomadi.
Adana (tappeto)
Di moderna produzione vengono annodati a mano in Turchia, con intarsi tinta ghiaccio. Sono molto belli ed annodati con precisione in lana e viscosa nella parte chiara, per ottenere la lucentezza della seta. L’effetto cromatico e la resistenza sono ottimi. Tappeti che hanno quindi una particolare robustezza.
Cosa molto importante, non si tratta di tappeti taftati, quindi per farli non vengono usate colle o siliconi di qualsiasi genere sul rovescio.
Adler Kazak
Sono i Kazak Celaberd ad aquile. Adler vuol dire aquila in tedesco e sono detti Adler Kazak i tappeti caucasici di origine armena con medaglioni stilizzati che ricordano le antiche aquile araldiche. Come i due esempi nelle immagini che seguono ed in vendita nel nostro catalogo; per vedere la scheda clicca sull’immagine.
Afghani tappeti
Sono tappeti annodati a mano da popolazioni turkmene stanziate a nord dell’Afghanistan e a volte anche in Pakistan. I colori sono solitamente piuttosto scuri in tutte le tonalità del rosso, mattone, giallo, nero. Usano lane piuttosto grezze, e di conseguenza grasse, molto spesso di capra e pure crini di cavallo. I soggetti dei tappeti afgani, un tempo anche piuttosto belli soprattutto nelle preghiere di piccole dimensioni, si possono suddividere in due: Aqche e Khal Mohammadi. Gli Afgani Aqche hanno il classico soggetto turkmeno con i caratteristici göl a tutto campo ottagonali grandi o piccoli. Fra le nuove produzioni è piuttosto usata anche la seta sia per la struttura che per il vello. Gli esemplari antichi sono praticamente estinti e per questo ricercati dagli amatori collezionisti. Ecco alcuni tappeti e Kilim Afghani a catalogo.
Afshar (tribù/tappeto)
Sono tribù seminomadi Turcomanne originarie dell’Azerbaijan deportate nel XVI secolo nella regione tra Kirman e Shiraz. Vivono in semplici tende o in primitive capanne d’argilla. I tappeti Afshar più belli sono piuttosto fini, leggeri e morbidi. La trama viene passata dopo ogni riga di nodi (due per Kutlù). Sono annodati con lane tinte con colori naturali e nodo simmetrico Ghiordes. Ecco un esempio di Afshar in catalogo.
Afshar Kilim
Sono tessuti dalle tribù Turcomanne deportate nel XVI secolo dall’Azerbaijan nelle regione tra Kirman e Shiraz. Questi sono Kilim Afshar di vecchia manifattura. Ecco alcuni esempi di kilim Afshari in vendita nel nostro catalogo.
Afshar Khorjin
Vecchie sacche a due tasche usate come contenitori dai nomadi. Possono essere di varie dimensioni a seconda dell’uso a cui sono destinate. Alcuni esempi di Khorjin Qashqai di vecchia manifattura
Agra (tappeto)
Tappeto di origine indiana che nelle antiche produzioni tra il XVI e XVIII secolo, come altri manufatti artistici dell’India dei Moghūl, riflette le componenti di quell’originale fusione sviluppatasi dall’incontro culturale tra il mondo indiano e quello musulmano. Nella produzione più recente la qualità appare ben diversa da quella del passato e i colori predominanti sono il rosso cupo, l’azzurro, e l’avorio nel campo. I motivi sono prettamente floreali ispirati agli antichi tappeti persiani.
Aiatlik
Sono chiamati così i tappeti da preghiera in turco. vedi lo stupendo tappeto Panderma dell’Ottocento.
Aina-Gotschak
Motivo geometrico usato di frequente su Joval e Torba turcomanni. Il campo è composto di riquadri minuti ornati da motivi uncinati Gotschak. Ad esempio vedi le simbologie di questa vecchia.
Aina-Gul
Il termine “Gul” significa letteralmente “a specchio”. I tappeti con questo disegno sono formati da piccoli gul inscritti in spazi rettangolari ricorrenti nella produzione minore delle tribù turcomanne.
Aina – Kap
Contenitore che possiamo definire come la cornice dello specchio, nella produzione turkmena, in tessuto annodato, con una forma particolare. Aina sarebbe lo specchio vero e proprio.
Ait Seghrouchen (tappeto)
Si può considerare come il prototipo del tappeto berbero, con la presenza di tutti i simboli caratteristici di questo popolo (la losanga, la croce, le piante). Il colore del campo lo rende elegante e sobrio rispetto alla forza dirompente della simbologia. Questa è la nostra collezione di tappeti Berberi della prima metà del’900.
Ait Tamassin (tappeto)
Tipico manufatto della regione omonima nell’Alto Atlante, nel sud del Marocco. Nei tappeti Ait Tamassin la simmetria del disegno, il giallo quale colore dominante e i colori naturali giallo,verde e rosso identificano i tappeti provenienti da questa regione. Ecco un vecchio esemplare di Ait Tamassin.
Ak-Su
Motivo decorativo piuttosto frequente nel campo di Joval e Torba turcomanni analogo all’aina-gotschak. Tappeti Bukara, Ersari Yomut del Turkmenistan nella nostra collezione .
Alam
Sono chiamate Alam, le bordure supplementari presenti sulle testate dei tappeti turkmeni. Possono essere annodate oppure in Kilim oppure ornate da ricami Sumak. Vengono anche raffigurati in minareti e moschee. Diffuso in Turchia, spesso schematicamente riprodotto all’apice dei Mihrab dei tappeti. Ad esempio vedi le testate dello Yomut antico, il Sumak antico, particolarissimo per proprio le testate e le parti annodate dei bordi secondari e dei riquadri al centro, la passatoia Bukara antica.
Albero della vita
Lo troviamo di frequente nei tappeti a preghiera. L’albero della vita è un antico simbolo orientale di prosperità e fertilità. Non di rado viene interpretato quale simbolo dell’asse del mondo, perché collega i tre livelli cosmici che compongono l’universo: sotterraneo, terrestre e celeste. Per il suo ricco significato simbolico il motivo dell’albero della vita compare spesso nei tappeti a preghiera, con interpretazioni più o meno stilizzate. Alcuni esempi di albero della vita puoi vederli in questi tappeti: Saruk Farahan Woven Legends o nel nostro rarissimo esemplare di Kashkuli Antico.
Alchagul chichi (tappeto)
Usato per indicare un particolare gruppo Shirvan Kuba chichi e significa “chichi con fiori di prugno”. Puoi notare questo tipo di soggetto in alcuni dei nostri esemplari di tappeti Kuba Chichi antichi e di riproduzione, in particolare in questo Kuba Chichi.
Algam o Ghamchi
Bordura secondaria diffusa nella produzione Turcomanna, ornata da piccoli motivi ad “S”.
Allume
Solfato di alluminio e potassio dodecaidrato anche detto allume potassico. Si usa come mordente nella tintura della lana.
Amogli, Emogli, Amoghli
Fu un grande maestro tessitore di Mashad di fine Ottocento, i cui tappeti, firmati di frequente, si distinguono da altri esemplari di Khorasan per l’uso della cimosa in blu.
Anatolia Kilim
Modo di definire genericamente i Kilim fatti in Turchia. Ecco i Kilim turchi vecchi e nuovi della nostra collezione.
Anilina
Composto aromatico per la sintesi dei coloranti sintetici, usati verso la metà dell’Ottocento. La fucsina e la mauveina sono i più noti. Essendo piuttosto economici e facili da usare, furono molto usati nella tintura delle lane per tappeti. Dopo l’uso, ci si accorse ben presto dell’instabilità alla luce ed al lavaggio e per questi motivi le autorità dei paesi produttori ne vietarono l’uso. Il provvedimento fu di scarso effetto, ma vennero comunque sostituiti quasi subito da coloranti di migliore qualità che nel frattempo erano stati immessi sul mercato.
Annodatura, il nodo Senneh e il nodo Ghiordes
Azione con la quale si crea il vello nei tappeti. Il termine viene usato spesso in sostituzione di tessitura e indica il procedimento, nella produzione dei tappeti, con il quale il tessitore crea il vello, annodando il filato di lana intorno agli orditi.
Arabesco
Motivi floreali stilizzati che si riproducono all’infinito. Alcuni esempi di tappeti a soggetti arabescati sono questi Isfahan Antichi ed il tappeto Kermanshah dell’ottocento, Tabriz Antichi ed i tappeti Lilian Antichi.
Fra i tappeti di nuova manifattura i Kum annodati completamente in seta, fra i tappeti di design lo Yamta 80 line del Nepal.